Ti guardo e le budella si mettono in movimento, il succo gastrico circola, su e giù, fa caldo dentro questa pancia.
Ti guardo camminare verso di me e dentro la testa sono solo un metro che calcola i centimetri che separano la mia pelle dalla tua.
La sentirai, tutta questa agitazione di budella, di succhi, di scossette, di fame, che ho dentro?
Lo vedrai che sto sudando, che ho caldo, che ho il cervello, che ogni centimetro che scompare, entra in una modalità fatta di sete di midollo, che ho le ossa molli?
Lo vedrai che sono qui, imbarazzata, con questa pancia brontolona, che detta i miei passi e mi incita a ridurli in fretta questi centimetri?
Mi stai davanti e mi sorridi, adesso, e questa fame dalle ossa passa a muover la bocca, le dice che c’è da fare e da dare.
Per aver pace.
si vive anche di pancia, non solo di cuore 😀
beh claire te capisci al volo 🙂
Eh, quanto bene dici quella sensazione… (bello il nuovo sito!)
grazie Pepper 🙂
Sei bravissima a rendere le cose. Io però in questi giorni mi sa che dovrei salvare i link e rimandare la lettura a poi.. un abbraccio
“Pacifica Agitazione” … questo è lo scritto a cui mi riferivo, le sensazioni da Te descritte sono incredibili, ma quello che traspare ai miei occhi, provato alcune volte sulla mia pelle e nella mia pancia, è la sensazione di un’attesa, di un’attesa di qualcosa che faccia ribollire il sangue, di un’attesa che stimola ed ingigantisce il desiderio ed il turbinio ricercato nella simultaneità del rapporto, nella simultaneità dei corpi, roventi e caldi in una notte d’estate.
Pian piano gusterò ed apprezzerò anche i seguenti racconti.
Un abbraccio ed alla prossima.
Mirco